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Tra gli artisti più noti e apprezzati nel panorama contemporaneo, da sempre alla ricerca di una via originale per il raggiungimento del bello o della seduzione, Omar Galliani propone per Expo un percorso articolato in cui l'arte sia riflessione sulla storia, meditazione dialettica sulla natura e coinvolgimento della città quale fruitore privilegiato. Milano, il suo passato e i suoi monumenti costituiscono la scenografia di un avvincente plot narrativo, in cui l'artista parte dai ricordi della sua infanzia, sedimentati come una fertile pianura alluvionale attraverso lo scorrere dell'elemento primigenio, l'acqua, e realizza opere potentemente seduttive proprio con l'intervento di questo liquido. L'acqua è infatti principio ispiratore, ma anche costituente dell'opera di Galliani: viene utilizzata in tutte le sue proprietà chimiche e fisiche e per il suo potenziale evocativo, poetico, per l'immaginario che l'uomo ha costruito su di essa, come di un riflesso dell'anima. Carte, tele, tavole di pioppo, lastre di rame, pietre vengono lavorate attraverso il medium dell'acqua che dilava, corrode, diluisce la materia, trascina il segno pittorico, instilla sogni nella nostra mente.